Cari amici
Per rimanere intimamente uniti alla Diocesi che celebra il ricordo di Annalena, ecco una seconda pagina!
Sarei felice di avere vostre opinioni e consigli! Don Piero 335/6685910
DALLE LETTERE DI ANNALENA:
23/3/1996 Nairobi
“Sì, il mio voler morire nel solco in molti sensi rimarrà un sogno… purtroppo faccio presto ad essere conosciuta quando servo…
Eppure morirò con l’aiuto di DIO se LUI mi darà luce e coraggio.
La mia forza o meglio una delle mie forze è che sicuramente non ho altra aspirazione che quella di essere gettata nelle fondamenta di qualcosa che cresce, mescolata nella melma, nella pasta di questo terribile mondo in fermento e allo stesso tempo in decomposizione, questo bellissimo mondo, affascinante mondo, questa stupefacente creazione TUTTA con un senso, TUTTA bellissima, TUTTA rovinata, contaminata dalle mani dell’uomo… Non mi interessa nulla. Non mi interessano le comodità. Giro schiacciata e calpestata nei matatu [taxi locali] e neppure una volta rimpiango la pulizia e la facilità e la non fatica della macchinina che pur mi potrei comprare. Non mi interessa la posizione… “Ma tu chi sei? A quale organizzazione appartieni?”
Quante, quante volte in questi due mesi! Io non sono nessuno. Sono una persona di buona volontà, vado a piedi, non ho il telefono, non ho carta da visita, vesto sempre lo stesso vestito, abito una casa che va a pezzi … Non conto proprio nulla. Eppure io sarei ‘disperata’ se dovessi vivere diversamente … È un handicap? Può darsi. Ma sono troppo vecchia per spendere un solo momento a pensare se fosse ‘meglio’ cambiare qualcosa. Sento violentemente dentro che OGGI potrebbe essere l’ultimo giorno ed io voglio passarlo a servire, a fare per gli altri, ad essere per loro, certo con la mia miseria … MA non è scritto da nessuna parte che uno deve essere efficiente nell’amore. Ciò che conta è amare ed io nella mia miseria non ho altro pensiero né altro desiderio. Come vorrei morire d’amore! Come vorrei morire per la realizzazione, la felicità, la salvezza, la liberazione di qualcuno … Che privilegio sarebbe! E che privilegio è già ora tentare ogni giorno di morire, un meraviglioso morire per gli altri, gli altri senza voce, gli altri che non contano agli occhi del mondo, gli altri di cui il mondo ride …